Neurologia

Visite neurologiche

Disturbi del sonno
Dott. Riccardo Cremascoli
Neurologo - Esperto del sonno

La medicina del sonno analizza e cura le alterazioni del ritmo sonno-veglia.
I principali disturbi del sonno:
  • insonnia;
  • russamento e sindrome delle apnee ostruiti e nel sonno (OSAS);
  • bruxismo.
  • APNEE NOTTURNE

    La sindrome delle apnee istruttive nel sonno (OSAS), tipicamente legata al sovrappeso, è un fattore di rischio riconosciuto per le malattie cardiovascolari, prima fra tutte l’ipertensione arteriosa. 


    D’altra parte, buona percentuale di pazienti con cardiopatia presenta disturbi del respiro in corso di sonno che possono richiedere supporti di ventilazione notturni. 

    L’OSAS è inoltre la principale causa di eccessiva sonnolenza diurna.

  • INSONNIA

    L’insonnia è quel disturbo che ci fa percepire il sonno come leggero e di scarsa qualità. 


    Essa diventa un problema clinico quando si sperimenta una oggettiva difficoltà a prendere sonno, o a rimanere addormentati, per tre o più notti a settimana con una conseguente compromissione delle attività giornaliere.

Richiedi un consulto medico

Test cognitivi eseguiti dal dott. Biotti

I test neuropsicologici vengono utilizzati anche per valutare l'integrità di queste strutture cerebrali, in situazioni di sospetto deficit dovuto all'invecchiamento e/o un danno cerebrale. 

Questi test, utilizzati principalmente da neuropsicologi (psicologi o neurologi con formazione in neuropsicologia) sono particolarmente importanti per valutare la gravità di una malattia o condizione neurologica e il suo impatto sul funzionamento cognitivo e intellettuale. Ancora oggi sono essenziali per la diagnosi di alcune malattie, come la malattia di Alzheimer, ma anche per giudicare le conseguenze di un ictus, trauma cranico o, più in generale, di qualsiasi malattia che colpisca il cervello o il funzionamento cognitivo.

Elettroencefalogramma

Di che esame si tratta?
L’elettroencefalogramma (EEG) è un esame che consente la registrazione di superficie dell’attività elettrica cerebrale spontanea. 
Attraverso elettrodi di superficie posizionati sulla testa del paziente (secondo uno schema topografico standardizzato a livello internazionale), registra informazioni funzionali. 

L’EEG viene utilizzato per la diagnosi di malattie del sistema nervoso come l’epilessia, di malattie cerebrovascolari, di disturbi del sonno, di cerebropatie metaboliche ereditarie o acquisite e per valutare l’esito di traumi cranici.
  • - leggi di più -

    Prove di attivazione

    L’iperpnea, la Stimolazione Luminosa Intermittente (SLI) e la privazione di sonno sono le tre prove di attivazione che vengono utilizzate per facilitare l’insorgenza di alterazioni EEG assenti nel tracciato a riposo.


    IPERPNEA o IPERVENTILAZIONE (HP)

    Si tratta di una respirazione profonda per 3 minuti.


    STIMOLAZIONE LUMINOSA INTERMITTENTE (SLI)

    Al paziente vengono somministrate varie frequenze sotto forma di flash.


    PRIVAZIONE DI SONNO

    Al paziente viene chiesto di non dormire la notte precedente l’esame per vedere gli effetti che può avere la deprivazione di sonno sul tracciato EEG.

Dott.ssa Laura Bianchi
Tecnico di Neurofisiopatologia
Dott. Riccardo Cremascoli
Neurologo

Di che esame si tratta?
L’elettromiografia è un esame che viene utilizzato nella diagnostica neurologica per la valutazione di patologie a carico del sistema nervoso periferico e dell’apparato muscolare. 

L’elettromiografia si divide in due parti: nella prima (elettroneurografia) si misura la velocità di conduzione di uno stimolo elettrico lungo il nervo, si valuta l’ampiezza del potenziale elettrico evocato e la latenza distale attraverso stimolazione elettrica del nervo con uno stimolatore superficiale posizionato sul nervo e registrazione del potenziale elettrico evocato per mezzo di elettrodi superficiali posizionati sul muscolo.
  • - leggi di più -

    Nella seconda parte (elettromiografia) si inserisce un elettrodo ad ago (ago sottile inserito nel o nei muscoli) prima a riposo e, in un secondo tempo, durante contrazione minima del muscolo, infine alla massima contrazione.

    Attraverso l’elettromiografia si può evidenziare la sofferenza di una o più radici nervose, di uno o più nervi, lesione di uno o più tronchi nervosi, intrappolamento di un tronco nervoso (esempio sindrome del tunnel carpale).


    L’elettromiografia viene prescritta nel sospetto di radicolopatie da ernie discali, lesioni dei tronchi nervosi, radicoliti e poliradicolonvriti, polinevriti, miopatie, miositi e poliniositi, mistastenia. Quest’ultima viene diagnosticata attraverso una stimolazione ripetitiva del nervo e registrazione sul muscolo.

Contattaci per fissare un appuntamento o per maggiori informazioni sulle prestazioni
Contattaci
Share by: